domenica 18 febbraio 2018

UNA PADELLA NICHEL FREE PER TUTTI!




Nella mia attività professionale, sempre più spesso ho a che fare con tantissime intolleranze e allergie alimentari. Come è noto a noi del mestiere, gli allergeni amano nascondersi nei cibi più impensabili. E così i celiaci devono fare attenzione a quale salsiccia possono mangiare, gli allergici al lattosio a quale caramelle gustare durante una pausa, gli allergici all’istamina non devono di certo esagerare nel mangiare ananas.


Una delle allergie più difficili da individuare e con le quali convivere è di certo quella al nichel. Il nichel è contenuto in tantissimi alimenti, tra i quali ricordiamo come capilista cioccolata, frutta secca, mais e carote.


Ma una dieta priva di cibi ricchi di nichel non è sufficiente per salvarci da crisi allergiche (vomito, astenia, eccetera). Ciò accade perché durante la cottura degli alimenti nelle classiche padelle in acciaio 18/10, il nichel si trasferisce dalla pentola all’alimento in cottura, pronto per finire all’interno del nostro organismo, vanificando di fatto il buon esito della dieta

Quindi per tutelarsi da questa problematica, ci si ritrova costretti a comprare una intera batteria di pentole Nichel free.


L’altro pomeriggio mi sono sentita come Newton sotto l’albero con una bella mela in testa: eh si, mi è capitata tra le mani una confezione di carta da forno e tra i consigli per l’utilizzo ho scoperto che si poteva usare anche per foderare le padelle….EUREKA!



L’utilizzo della carta da forno costituisce una barriera reale tra la padella e il cibo nel trasferimento del nichel sull’alimento in cottura.


Ieri sera ho provato a cucinare delle melanzane grigliate e delle fettine di vitello sulla mia piastra in ghisa, opportunatamente foderata con la carta da forno.


La cottura si è svolta a fuoco moderato, altrimenti la carta si sarebbe bruciata. Ho utilizzato due fogli di carta da forno (sostituendo il primo foglio, dopo la cottura delle melanzane). Il risultato al gusto è stato molto positivo e, senza comprare alcuna padella nichel free, ho preparato una bella cenetta per un amica allergica al nichel!!!  






 BUON APPETITO


martedì 5 settembre 2017


Plum-cake no glutine/no lattosio


Finite le vacanze estive sono riiniziate i miei esperimenti culinari.


Questa volta mi sono voluta cimentare con i dolci.

Vorrei fare una piccola premessa io ho delle allergie alimentari, sono gluten sensitivity e allergica al lattosio, di conseguenza i miei dolci non possono contenere ne farina di grano ne burro ne latte.

Devo ammettere che ho provato molte ricette trovate sul web e in libri di cucina, ma non so perché non mi venivano bene, sia esteriormente che al gusto, eppure i dolci “normali” mi uscivano molto bene.

Ieri pomeriggio, causa cattivo tempo, causa mancanza di corn-flakes e biscotti in casa per la colazione, ho deciso di rimettermi ai fornelli e di provare a fare l’ennesimo dolce per la colazione, ma questa volta non ho voluto prendere spunto da nessuna parte ho semplicemente adattato la ricetta del ciambellone che faceva mia mamma, usando l’olio al posto del burro e i bicchieri di plastica e i cucchiai come unità di misura.

Frugando nella mia dispensa però mi sono accorta che avevo finito il mix di farina senza glutine, in compenso avevo molte farine senza glutine, di conseguenza mi sono fatta da sola il mix usando:


·        Farina di riso;

·        Farnia di quinoa;

·        Farina di mais macinata finemente;

·        Fecola di patate.


Il risultato è stato più che soddisfacente e alla mia famiglia è piaciuto molto.

La ricetta è la seguente:


INGREDIENTI
·        5 uova intere
·        8/10 cucchiai di zucchero
·        1 bicchiere di latte di mandorle
·        1 bicchiere di olio di girasole
·        Una bustina di lievito
·        1 cucchiaio di cacao amaro
·        Mix di farine senza glutine:
-         5 cucchiai farina di riso;
-         4 cucchiai di farina di mais;
-         4 cucchiai di farina di quinoa;
-         4 cucchiai di amido di mais.
PROCEDIMENTO

       
1)   Dividere i tuorli dagli albumi e mettere gli albumi da parte
2)  Montare i tuorli con 7 cucchiai di zucchero fino ad ottenere un composto bello spumoso
3)  Aggiungere a filo il latte di mandorla e l’olio
4)  Continuare a sbattere fino a che il composto non sia montato per bene e abbia incorporato molta aria
5)  Nel fra tempo prendere una terrina e preparate il mix di farine più il lievito
6)  Aggiungere un al composto ben montato un cucchiaio alla volta di farina, aspettare che sia stato incorporato per bene prima di aggiungere il cucchiaio successivo. Continuare a sbattere bene  affinché il composto rimanga ben montato
7) Montare gli albumi a neve
8)   Aggiungere gli albumi montati al composto stando attenti a non far smontate il tutto
9)   Ungere e infarinare un stampo da plum-cake
10)  Versare la metà del composto nello stampo
11)Aggiungere il cucchiaio di cacao amaro al composto restante e mescolare per bene.
12)   Infornare in forno già caldo a 180° C per oltre 30 min
13)    Fare la prova dello stecchino
14)     Sfornare e gustare in compagnia


Ora non vi resta che provarlo magari accompagnato an un centrifugato di frutta o verdura per una colazione gustosa e leggera e dirmi che me pensate.


Buon appetito.



   










sabato 28 gennaio 2017

Domani Domenica 29 Gennaio alle ore 18.00 (hanno anticipato di mezz'ora) su TV6 potete seguire il mio intervento sulla DIETA DISSOCIATA, nel programma "Dottor UISP".
Un'altra replica per i nottambuli è prevista Lunedì 30 Gennaio alle ore 24.00.
"Non mangiate nessuna cosa che la vostra bisnonna non avrebbe riconosciuto come cibo. (Cit.Michael Pollan)"
...
Vi aspetto....

L'immagine può contenere: 3 persone, persone in piedi e persone sedute

giovedì 19 gennaio 2017

in cucina con l'AQUAFABA



In cucina con l’AquaFaba


In questi giorni di mal tempo, bloccata a casa con i bimbi al seguito, mi sono dedicata appieno all’aggiornamento professionale.

E così ho scoperto e sperimentato in cucina l’AquaFaba, ovvero il liquido di cottura dei legumi (ceci e fagioli).

Per chi come me si diletta per passione e lavoro in cucina è stato un gioco da ragazze.

In mattinata ho messo a cucinare i fagioli borlotti per pranzo ed, a seguire, ho messo da parte l’acqua di cottura (non salata). Nel pomeriggio ho montato a neve l’AquaFaba (come fosse albume d’uovo).


In parallelo ho preparato il latte di mandorle (mio marito ne è ghiotto), ed ho messo da parte la polpa di mandorle.

Poi, pastrocchiando insieme l’Aquafaba montata a neve con la polpa di mandorle e a pochi altri ingredienti, ho preparato un dolce 100% vegano & gluten free. Ve lo mostro:



I miei figli e mio marito lo hanno gradito molto, finendolo tra la merenda e la colazione.

Ed ora, passo a voi il testimone, sperimentate, cucinate e…
Buon appetito!

mercoledì 11 gennaio 2017

il kefir d'acqua


Il Kefir d’acqua



Il kefir d’acqua è una tipica bevanda delle regioni caucasiche. In quei luoghi questa particolare bevanda è bevuta da millenni e, vista la longevità dei suoi abitanti, diversi studiosi di fama mondiale (Prof. Drasek, Prof. Menkiv e il premio Nobel Prof. Metchnikov) hanno deciso di approfondirne le caratteristiche e le proprietà. Questi scienziati hanno infatti notato che queste popolazioni presentano una bassissima incidenza di malattie respiratorie, disturbi intestinali e cancro. 
E’ stato rilevato che il bere quotidianamente kefir d’acqua si accompagna ad un miglioramento delle condizioni delle vie respiratorie e della funzionalità del fegato, ad una diminuzione dei crampi addominali e delle infezioni delle vie urinarie. Inoltre il kefir d'acqua sembrerebbe avere un importante ruolo nel riequilibrio della flora batterica intestinale, impedendo la decomposizione del bolo alimentare nell´intestino.
Questa bevanda stimolerebbe quindi il sistema immunitario intestinale con benefici effetti sul sistema immunitario di tutto il corpo. Se bevuta in concomitanza di una terapia antibiotica, il kefir d’acqua può aiutare il ripristino della flora intestinale e prevenire i vari disturbi a livello addominale che purtroppo accompagnano le terapie antibiotiche. 
È ottimo quindi per rimettersi in forma dopo una brutta influenza intestinale.

 Ma cos’è il kefir d’acqua?

È una bevanda a base d’acqua leggermente gassata e leggermente alcolica. La percentuale d’alcool si aggira tra lo 0.2% e l’1% (Tranquilli! Anche i bambini possono berla!) e la sua quantità dipende da quanto zucchero viene aggiunto e dal tempo di fermentazione: più vogliamo che sia leggera, meno zucchero dobbiamo aggiungere alla miscela inziale e meno dobbiamo lasciarla fermentare. (Attenzione: il tempo di fermentazione non deve comunque essere inferiore alle 24 ore!).
La sua particolarità è la presenza al suo interno di molti microrganismi come funghi e batteri, innocui anzi salutari per il nostro apparato digerente e non solo.

Cosa troviamo nel kefir d’acqua?

Batteri…
Specie Lactobacillus: L. brevis,  L. casei, L. hilgardii, L. hordei, L. nagelii
Specie Leuconostoc: L. citreum, L. mesenteroides
Specie Acetobacter: A. fabarum, A. orientalis
Specie Streptococcus: S. lactis

 … e Lieviti

 Hanseniaospora valbyensis
Lachancea fermentati
Saccharomyces cerevisiae
Zygotorulaspora florentina

Personalmente l’ho trovata una bevanda particolarmente gustosa, con la giusta dose di frizzantezza, freschezza e quantità di alcool.

Un consiglio: state attenti all’aroma che decidete di utilizzare nella miscela iniziale! Io, la prima volta, ho aggiunto un po’ di cannella e non mi è piaciuto un granché. Fate quindi diverse prove con aromi diversi e prima o poi troverete il vostro gusto ideale.

Buona bevuta!!!

giovedì 15 dicembre 2016

io e il Kefir d'acqua

Ennesimo esperimento in cucina, questa volta ho provato a preparare il Kefir d'acqua.
Qualche giorno fa ho acquistato al negozio bio vicino casa i granuli per la preparazione del kefir d'acqua e questa sera dopo cena ho deciso di prepararlo.
Primo passo: recuperare a casa un contenitore abbastanza grande da contenere 2l d'acqua.
Secondo passo: prendere tutti gli ingredienti segnati sul foglietto illustrativo del kefir.
Terzo passo: mischiare tutti gli ingredienti e trovare un luogo adatto in casa dove far riposare per 48h la bevanda
Quarto passo: aspettare appunto 48h per vedere cosa viene fuori.


Tra due giorni vi farò sapere cosa è venuto fuori e vi racconterò tutte le proprietà di questa particolare bevanda


lunedì 5 dicembre 2016

in TV

la vostra nutrizionista preferita è andata anche in tv se volete sapere cos'è la " dieta a zona italiana" vi consiglio di guardarvi questo video
buona visione
https://youtu.be/w4IDRp14SyY